FOTO by BERARDOScalmbra scalambrina, il sentiero speriamo si avvicina.
La frase che ieri mi sono ripetuto nel cercare di trovare l'inizio del sentiero. Cancelli chiusi, filo spinato da tutte le parti per proteggere gli oliveti e parte del bosco da qualche sciagurato malintenzionato, cartelli di segnaletica nascosti dalla vegetazione o girati al contrario, il gps che non ne voleva sapere di prendere il segnale, ci hanno fatto allungare sia il percorso che i tempi. Ma siccome l'unione fa la forza e lo spirito di volontà la rinforza abbiamo trovato l'attacco del sentiero. Yeaaaaaaaa!!!!!!!!!
La lunga fila (più di trenta persone di cui anche questa volta alcuni di nuovi) si è incamminata lungo l'agoniato sentiero. Primo tratto ripido poi una serie di tornanti (sette), che tagliavano il bosco da una parte all'altra facendoci guadagnare ben poco dislivello. Alla fine dell'ultimo tornante abbiamo raggiunto la sella Inzuglio. Pausa e consumazione di mezzo pranzo, l'altra metà sarà divorata in vetta. L'ultimo tratto lo affrontiamo calpestando neve e facendo attenzione al famoso filo spinato che persino da sotto la neve tende i suoi aculei. Un bel panorama ci fa gustare alcuni momenti ammirado la valle del Sacco e le vette innevate delle catene montuose circostanti. Dopo la sosta, discesa abbastanza veloce al convento di S. Lorenzo. Qui una visita guidata con il padre conventuale alla chiesa e alla grotta del beato Andrea Conti ci ha fatto conoscere la storia di questo convento francescano.
Baci e abbracci hanno dato un caloroso saluto alla giornata.
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