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lunedì, agosto 25, 2008

Erri De Luca


Qualche ora con l'amico scrittore e scalatore Erri De Luca rivisto a Ciaminades (Val Badia - Trentino)) da degli amici in comune.

Come altre volte mi è successo passare qualche momento con una persona così straordinaria mi ha lasciato dentro qualche cosa di bello, di positivo, di essenziale e importante su certi valori della vita e di come spenderla per qualcuno.

Riporto sotto uno stralcio tratto da uno dei suoi tanti libri scritti che mi ha molto colpito.  


D: “Ma tu vuoi essere per una volta il prossimo di qualcuno?”, domanda una voce femminile nelle pagine di Il contrario di uno. Che significa essere “il prossimo di qualcuno”?

Quando si dice in termini cristiani “ama il prossimo tuo come te stesso” sembra che tu debba amare tutto il mondo perché tutto il mondo è prossimo. È vero il contrario. Il prossimo è il superlativo di vicino, è il vicinissimo. Solo quello che ti sta vicinissimo tu puoi farcela ad amare, solo quello. Il contrario di uno non è zero, è due. Il due è la possibilità dell’incontro. Il due non è il raddoppio della mia personalità, ma il contrario della mia solitudine, l’interruzione, il brusco scioglimento, l’azzeramento della mia solitudine.

1 commento:

Berardo ha detto...

Carissimo Dono grazie per averci donato questa tua esperienza che si sente profonda e densa di significati. Grazie del brano che hai riportato, molto bello, molto profondo e concreto, penso che lo utilizzerò molto, divulgandolo e, soprattutto, cercando di viverlo.

Ciao.

berardo