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martedì, luglio 17, 2012

Lo Spigolo di Paoletto

Domenica 15 Luglio con il caro amico Andrea e una coppia di simpatici suoi amici, Paolo e Marta che ho conosciuto li per li. La via prescelta da scalare è stata "Lo spigolo di Paoletto" sulla parete nord del Corno piccolo al Gran Sasso. Incamminadoci lungo il sentiero al termine della corrozzabile che conduce da Prati di Tivo a Cima Alta (Visto che la cabinovia era chiusa per il vento), siamo giunti alla Madonnina per prendere subito dopo in sentiero Ventricini. Effetivamente il vento a tratti soffiava abbastanza forte fino alla base della parete nord. Da qui in poi e lungo tutta la via dello spigolo più nulla. Le condizioni ideali per una scalata. Una giornata splendente e non troppo calda. La bellezza del Gran sasso manifestava il più bel manto stagionale. Io in cordata con Andrea a tiri alterni e Paolo con Marta. Via panoramica e non impegnativa. Sufficenti le protezioni sul posto con la possibilità di integrare sulle clessidre e con frend nelle fessure. Dalla penultima sosta siamo usciti per il tiro di V- della via Iskra. Prima di partire per questo ultimo tiro della via Iskra ho provato l'ultimo tratto di una nuova via "O sole mio" che passa tra le due vie. Un tetto con due spit da proteggere alla partenza sopra la sosta con un frend in una fessura orrizzontale( 6c?). A vista un pò duretto su piccole tacche e prese svase. Non sono passato per rinviare sul secondo spit. C'è la possibilità di provrlo dall'alto passando alla destra del tetto e salendoci sopra arrivare alla sosta per poi calarsi e provarlo. Calate con 4 doppie lungo la Iskra. Penso posso dirlo a nome di tutti una gradevolissima giornata fra amici simpatici e affiatati. Conclusione con una squisita cena al rustico ristorante al venaquaro a Intermesoli. Consigliabile a tutti dopo una giornata di montagna.

domenica, luglio 08, 2012

Tende e Velino

Un pò ri reffrigerio dalla calura di Roma. 
Un pò di frescura finalmente c'è la siamo goduta. Piantare le nostre tede nel bosco (la mia della Quequa al lancio ha momenti non m i acceca un occhio). Abbiamo indossato il pile per la brezza che ci ha accolto. Incredibile. A Roma alla nostra partenza il temometro segnava 33°. L'aria frizzante della sera ha accompagnato la nostra cena al lume di una lampada a gas. La già simpatica compagnia: Paolo, Chiara, Tonino ed io è stata resa ancora più frizzante da un buon vino primitivo di manduria. Dopo tutti a nanna. Seveglia alle 5 dataci dagli animali al pascolo. Bellissimo!!!! Colazione s smontaggio con relativo e non facile insacchettamento delle tende Quequa. Consiglio di vedere video su You Tube su come funziona,questo evita perdita di tempo. Alle 6 partenza per il M. Velino lungo il sentiero n° 1. A mio parere è il l'itinerario più bello per salire in questa montagna. La giornata si è presentata subito molto bella e non eccessivamente calda. Sulla vetta un gran affollamento di persone per la festa del 1 luglio organizzata dal GEV (gruppo escursionisti velino). Breve sosta per non stare troppo in mezzo a quella confusione e poi ritorno per lo stesso itinerario passando al Rifugio Sebastiani. Personalmente reputo che dei wee-kend così sono fantastici. Si riesce veramente a staccare con la rutin di tutti i giorni e rinfrancarsi per affrontare una successiva settimana.