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lunedì, febbraio 19, 2007

In 15 ai laghetti di Percile






Nonostante il tempo incerto, siamo riusciti a portare a termine l'escursione in programma. Questa volta il gruppo si è colorato di due presenze oltre oceano. Un ragazzo Americano e uno Argentino. Oltre a loro, altri 5 venivano per la prima volta. E così la "famiglia" aumenta. E' sorprendente, almeno per me, con quale semplicità e interesse si riesce a trascorrere alcune ore insieme con persone conosciute li per li, ma che vi partecipano con lo spirito per cui questa iniziativa è nata e vuole andare avanti. (Vedi messaggio di benvenuto nel blog). Ringrazio Berardo e Maria Chiara che vi hanno partecipato e per aver raccontato la giornata nei loro rispettivi blog e che vi invito ad andare a leggere ai seguenti indirizzi:

http://inviaggio-06.blogspot.com
http://bera05.blog.tiscali.it


P.S. ALTRE FOTO LE TROVERETE SU "GUARDA TUTTE LE FOTO DEL BLOG"

domenica, febbraio 11, 2007

18 Febbraio Laghi di Percile 780m (Monti Lucretili)


I LAGUSTELLI DI PERCILE
Sorgono fra i Monti Lucretili nelle vicinanze del paesino di Percile da cui proviene la locale denominazione di "lagustelli". Questi due laghetti di origine carsica e quasi perfettamente circolari occupano il fondo di due doline. Il maggiore , il Fraturno che si trova a circa 720 metri s.l.m. ha una forma quasi perfettamente circolare con il diametro maggiore di circa 118 metri ed è profondo 16. Con una superficie di 9000 mq presenta sulle sue rive ,o meglio sulla sommità della scarpata che lo sovrasta i resti di un antico paesino, conosciuto come Morella o Castel del Lago. Il minore,il Marraone,ha un aspetto molto simile ma una superficie minore ( appena 271 mq ) a cui fa corrispondere una maggior profondità che arriva a raggiungere i 40 metri.

Partenza: Percile (RM) (780 m)
Mèta: Laghi di Percile(685 m)
Catena Montuosa: Lucretili
Dislivello: 255 m
Tempi: 1h20' per l'andata e 1h5' per il ritorno.
Difficoltà: Facile
Segni: standard (bianchi e rossi)

Da Roma si percorre l’autostrada A24 Roma-L’Aquila uscendo allo svincolo Vicovaro-Mandela. Usciti dall’autostrada, si segue l’indicazione per Percile (12 km). Giunti nel paese, si va a sinistra fino ad incontrare, poco più avanti, un bivio. Si prende a destra proseguendo sulla strada asfaltata che diventa quasi subito bianca. Più avanti, al bivio per la Fonte Attria, si prosegue dritti. La strada (circa 4 km dal paese), termina al cancello della “Tenuta Lago” (780 s.l.m.), dove si parcheggia.
Alla sinistra del cancello inizia il sentiero n°307 che conduce, dopo pochi metri, al varco d’ingresso. Entrati nella tenuta, si prende a sinistra seguendo la strada. Più avanti, ad un bivio, proseguire lungo la strada in discesa, seguendo l’indicazione bianco-rossa.
Nei punti più scoperti del percorso, si può ammirare sulla destra il panorama verso le cime più alte dei Monti Lucretili, tra cui la cima nuda del Monte Pellecchia (1368 s.l.m.) e più a sinistra il caratteristico Pizzo Pellecchia (1327 s.l.m.).
Nell’ultimo tratto in discesa si intravede sulla sinistra tra la vegetazione il lago Marraone. Al termine del tratto in discesa (700 s.l.m., circa 40 minuti dalla partenza), sulla sinistra iniziano dei gradini che proseguono poi in una traccia di sentiero, fin quasi al livello dello specchio d’acqua (675 s.l.m.).
Risaliti sulla strada, è già visibile il secondo lago, detto Fraturno.
Dalla riva del Fraturno è visibile l’inizio del sentiero, indicato come percorso bianco-rosso 307B, che conduce alle rovine medievali di Castel del Lago (o rovine Morella), raggiungibili in 10-15 minuti facendo attenzione ai segni bianco-rossi non sempre evidenti (765 s.l.m.).
Al ritorno, dalla riva del lago Fraturno, si può riprendere la strada che piega a destra aggirando una piccola altura fino a ricongiungersi, in una ventina di minuti, con il tratto percorso all’andata. Da qui, in circa 35 minuti, si ritorna al punto di partenza.

È uno spettacolo vedere come si aiutano!






Alcuni dei partecipanti alla vacanza

Il titolo esprime quello che ho vissuto in un wee-kend con un gruppo di ragazzi e famiglie marchigiane che trascorrevano una settimana bianca ai piedi del Gran Sassso. Non è la prima volta che vi partecipo, visto che da alcuni anni questa esperienza si ripropone. La loro sfida è sempre la stessa, quella di poter fare tra persone di età diverse e di paesi diversi, un’esperienza di fraternità attraverso lo sport. Devo dire che l’esperimento funziona. Nel gruppo ci si sente subito accolti e a proprio agio. Il fare amicizia di conseguenza ti viene spontaneo, e ti senti spinto a muoverti come loro per non essere uno stonato in mezzo a tanta armonia. Il loro segreto per essere così, è l’amore che ognuno cerca di vivere con le persone e in tutte le situazione in cui si trova. Ne viaggio di ritorno riflettevo su come potrebbe cambiare il volto dello stare insieme e fare dello sport, se solo si impregnasse anche un po’ di questo spirito.

Grazie ragazzi per la vostra testimonianza.

Di seguito uno stralcio di un momento condiviso con Laura una mamma di questi ragazzi.

Queste vacanze hanno rafforzato i legami tra i ragazzi, non esiste il concetto “tu sei più piccolo non puoi stare con noi”. Mi piace osservarli dalla seggiovia mentre si danno una mano sui campi da sci: Vincenzo che aiuta Marco a sciogliersi lo scarpone che si è bloccato, Giacomo che trascorre tutta la mattina accanto a Nicola ed a Marco per insegnare loro a curvare con lo snowboard, Lorenzo che segue pazientemente altri principianti incoraggiandoli…Mi sento contenta quando vedo questi ragazzi organizzare le loro serate e riuscire a divertirsi senza bisogno di schemi preformati. Ebbene sì, mi sento gratificata perché formano un gruppo che si fa notare perché ha un modo di agire che esce dal concetto attuale del divertimento. Li porto tutti con me, i loro volti, le loro espressioni e, una volta tanto, sono io come mamma che sento di dover ringraziare i miei figli perché è grazie a loro che queste vacanze sono diventate una gemma preziosa che poi si riflette, inevitabilmente, sul quotidiano quando torniamo a casa. Tutto ciò fa un gran bene alla famiglia, soprattutto oggi che c’è un gran bisogno che la famiglia si riappropri dei suoi valori.