Ho avuto il piacere di conoscere Rob Hill in occasione del premio “Great Comebacks®”che vuol dire “Grandi ritorni alla vita”, alla sesta edizione nel nostro paese è assegnato, ogni anno, a chi con coraggio ha ripreso un’esistenza normale e vuole dimostrare che è possibile una rinascita. L’evento ha una grande tradizione in America, dal 1984 si svolge anche in Italia. A consegnarlo ai nuovi vincitori e agli stomaterapisti che li hanno aiutati, Rob Hill, l’ambasciatore del premio, atleta di Triatlhon, scalatore e alpinista, stomizzato e affetto da morbo di Crohn.
Quando nel 1984, gli fu diagnosticato il morbo di Crohn, Robert William Hill era un ragazzo di 24 anni come tutti gli altri, innamorato dello sport e dell’avventura. Fu una dura battaglia all’inizio, e un anno e mezzo dopo gli fu asportato il colon.
Un nuovo modo di stare al mondo, di riconsiderare la priorità della vita e per questo riuscire ad amarla di più. Sono gli stomizzati, persone incontinenti 24 ore su 24, che vivono con una sacca adesiva di raccolta. Molti di loro riescono a vincere la sfida più difficile: recuperare la propria vita.
Rob Hill, la sua battaglia più dura l’ha vinta. Ora, dopo le 6 vette più alte del mondo, punta per il prossimo anno a scalare quella più alta in assoluto, l’Everest.
“Raggiungendo un obiettivo estremo, - dice – spero di dimostrare ad altre persone che hanno disturbi intestinali cronici che questa situazione non deve impedire loro di vivere pienamente la propria vita. Quando mi trovai davanti alla scelta tra perdere il colon oppure perdere la mia vita, decidere non fu difficile. La vita con la stomia è stata la mia seconda chance e non intendo sprecarla”.