Da Subiaco si giunge a Monte Livata, da dove si prosegue senza deviazioni lungo la strada per Campo dell’Osso. Arrivati al termine del tratto asfaltato (1630 s.l.m.), si può parcheggiare proseguendo a piedi lungo la strada bianca.
Dopo le prime curve, sulla sinistra si incontra, ancora in costruzione, la caratteristica cupola di una stazione di montagna per ricerche scientifiche ed ambientali (1667 s.l.m.).
Continuando oltre, la strada prosegue salendo agevolmente fino ad inoltrarsi nel bosco. Si arriva quindi, dopo un altro tratto in lieve pendenza, al punto panoramico chiamato piazzale delle Vedute (1753 s.l.m.), dove vi è una grossa croce metallica.
Qui la strada termina e il sentiero prosegue salendo in maniera più ripida sulla sinistra.
Vale comunque la pena fermarsi ad ammirare il panorama eccezionale che si gode dalle Vedute, da cui si domina la vasta Valle del Simbrivio, con le alte cime del Tarino (1961 s.l.m.), del Cotento (2015 s.l.m.) e del Viglio (2156 s.l.m.) che si ergono di fronte a noi.
Ripresa la salita per il monte Autore, dopo un primo tratto di sentiero evidente che percorre la cresta, questo termina all’incirca a 1800 s.l.m. e si procede quindi a vista fino a raggiungere la vetta (1856 s.l.m.). Da qui, in lontananza, oltre alla lunga catena dei Simbruini, si scorge nitidamente il massiccio del Gran Sasso, con la cima più alta del Corno Grande.
Continuando oltre, la strada prosegue salendo agevolmente fino ad inoltrarsi nel bosco. Si arriva quindi, dopo un altro tratto in lieve pendenza, al punto panoramico chiamato piazzale delle Vedute (1753 s.l.m.), dove vi è una grossa croce metallica.
Qui la strada termina e il sentiero prosegue salendo in maniera più ripida sulla sinistra.
Vale comunque la pena fermarsi ad ammirare il panorama eccezionale che si gode dalle Vedute, da cui si domina la vasta Valle del Simbrivio, con le alte cime del Tarino (1961 s.l.m.), del Cotento (2015 s.l.m.) e del Viglio (2156 s.l.m.) che si ergono di fronte a noi.
Ripresa la salita per il monte Autore, dopo un primo tratto di sentiero evidente che percorre la cresta, questo termina all’incirca a 1800 s.l.m. e si procede quindi a vista fino a raggiungere la vetta (1856 s.l.m.). Da qui, in lontananza, oltre alla lunga catena dei Simbruini, si scorge nitidamente il massiccio del Gran Sasso, con la cima più alta del Corno Grande.
2 commenti:
Master
Buona escursione per il 25.
Sulla cartina ho visto il fiume Aniene.
Mi son documentato bene quando ho visitato la villa Gregoriana di Tivoli,legata appunto a questo fiume.
Ciao....Master
ragazzi che giornata!!!!!
UNA GIORNATA INTENSA CON UN CIELO PRIMA TERSO, POI NUVOLOSO E INFINE PIOGGIA E GRANDINE, MA CHE BELLO! OGNI MOMENTO VISSUTO INTENSAMENTE IN COMUNIONE CON GLI ALTRI PARTECIPANTI.
E' VERO, LA MONTAGNA RICREA LO STILE ESSENZIALE E FRATERNO DEI RAPPORTI, MA TRA NOI SI RESPIRAVA UN'AUTENTICO SPIRITO FRATERNO, SIN DALL'INIZIO DEL VIAGGIO.
UN'ESPERIENZA UNICA E PREZIOSA, CHE LE DIFFICOLTA' DELLA GIORNATA HANNO AIUTATO SOLTANTO A CONSOLIDARE.
UN RINGRAZIAMENTO A OGNUNO DI VOI E UN ABBRACCIO, CON L'AUSPICIO DI RINCONTRARVI ALLA PROSSIMA ESCURSIONE.
CIAO ARMANDO
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