Risaliamo con calma e tutto il bosco fino a giungere una radura. Qui il sentiero prosegue dritto verso Orvinio mentre per la nostra cima dobbiamo girare a sinistra lungo delle rocce calcaree che lungo la cresta completano l’ultimo tratto del nostro percorso. Alle ore 12.30 circa raggiungiamo la cima. Essa consiste in un ometto di sassi nascosto fra gli alberi ed in mezzo è conficcata un’umile croce di legno malferma. Attorno alla croce scattiamo alcune foto di gruppo. Siamo a 1191 m, e il freddo si sente un po’ di più. Ci spostiamo per consumere il pranzo nella radura più sotto riscaldandoci al sole. Possiamo ammirare il panorama sulla cresta del Monte Pellecchia, sul Monte Serrapopolo e la cima del Monte Gennaro imbiancata dalla neve caduta nei giorni precedenti. Per finire e festeggiare, Paolo estrae dal suo zaino una bottiglia di limoncello che data la temperatura sembrava appena uscita dal frigorifero. Un giusto sorso ha terminato il frugale pasto.Per completare l’anello del percorso siamo riscesi per il sentiero n 309 passando lungo il confine che delimita il comune di Poggio Moiano con quello di Scandriglia. Scendendo abbiamo potuto ammirare e fotografare i doni di questa giornata. Il panorama spaziava dal Monte Soratte al Monte Terminillo. La flora che grazie all’occhio attento e la conoscenza del nostro Pino, è stata ammirata e conosciuta. Alle 14.50 terminiamo il giro nei pressi del fontanile ghiacciato di Fonte Castello vicino al punto di partenza. Qui le nostre due giovani escursioniste non ancora stanche della giornata, hanno dato sfogo ad un improvvisato pattinaggio sul ghiaccio sulle pozze d’acqua ghiacciata davanti al fontanile. Oggi la nostra escursione ci ha lasciato un bel momento di condivisione e una conoscenza della natura sotto il suo manto invernale.
Domenico
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