Ormai sono diverse le ascensioni che ho fatto sulla cima del Monte Velino (2486 m), situato sul parco naturale d’Abruzzo Velino Sirente, sia nei periodi estivi che invernali. Da qualsiasi sentiero ci s’incammini per salire sulla sua vetta, i paesaggi cambiano da versante a versante. Ognuno diverso, ricco di particolari naturalistici, ciascuno con una propria caratteristica bellezza.
Il Velino solare e roccioso che si alza dal Fucino. Sul versante opposto invece è più dolce, scende verso i grandi pianori di Pezza e Campo Felice. Il Velino dalle stupende faggete della Valle Cerchiata e della Valle di Teve quest’ultima con il muraglione roccioso del Muro lungo.
Camminando lungo le valli, le creste e i canaloni o canalini di questo massiccio, provo ogni volta delle senz’azioni profonde, come se la natura mi avvolge e mi facesse respirare con i suoi stessi polmoni. Più volte durante l’anno ritorno perché ne sento la sua mancanza. La breve distanza da Roma mi facilita molto e mi stimola a ritornarci spesso. Un altro amore che mi spinge in quei luoghi sono i buoni dislivelli e sviluppi che ci sono in tutti i sentieri. Richiedono sempre un certo impegno ma mi danno una molta soddisfazione dal punto di vista atletico. Dalla cima del Velino poi ho potuto ammirare in vari momenti, quando ho trovato giornate con il cielo terso, la visuale che si gode, arriva sui mari Tirreno ed Adriatico, sui Monti Simbruini, Ernici, Terminillo, Gran Sasso e Maiella.
Insomma non sarà il Gran Sasso o meno ancora le dolomiti o le alpi, ma nel suo insieme è in ogni modo una bella montagna, per chi la sa accogliere diventare un vero amore.
Domenico
Camminando lungo le valli, le creste e i canaloni o canalini di questo massiccio, provo ogni volta delle senz’azioni profonde, come se la natura mi avvolge e mi facesse respirare con i suoi stessi polmoni. Più volte durante l’anno ritorno perché ne sento la sua mancanza. La breve distanza da Roma mi facilita molto e mi stimola a ritornarci spesso. Un altro amore che mi spinge in quei luoghi sono i buoni dislivelli e sviluppi che ci sono in tutti i sentieri. Richiedono sempre un certo impegno ma mi danno una molta soddisfazione dal punto di vista atletico. Dalla cima del Velino poi ho potuto ammirare in vari momenti, quando ho trovato giornate con il cielo terso, la visuale che si gode, arriva sui mari Tirreno ed Adriatico, sui Monti Simbruini, Ernici, Terminillo, Gran Sasso e Maiella.
Insomma non sarà il Gran Sasso o meno ancora le dolomiti o le alpi, ma nel suo insieme è in ogni modo una bella montagna, per chi la sa accogliere diventare un vero amore.
Domenico
Foto in inverno e primavera (clicca sotto)
3 commenti:
Si può fare,forse più probabile in Ottobre.Magari una due giorni (ferrata Ricci e Centenario).
Bello il Velino.Avrei voluto scalarlo l'anno scorso ma ho optato per il Gran Sasso.
Un salutone...Master
In questo periodo di fine Marzo in cui il Velino è innevato pensi sia fattibile un'escursione?
Sono ai primi passi (corso di roccia di 2 gg, 1 salita al grande corno per la direttissima la scorsa estate, 1 ferrata in trentino). Sono allenato con mezze maratone.
Quali consigli mi daresti per andare su con la neve (considera che non pratico sci alpinistico).
grazie
Ciao Marco, leggendo ciò che hai fatto penso che non dovresti avere difficoltà. Io più volte e in solitaria ho fatto il Velino. In un inverno come questo che di neve ne ha fatta parecchia credo indispensabili le racchette da neve almeno che sia dura da non sprofondare. Di sicuro è bene che nello zaino cq ti porti i ramponi e la piccozza. Puoi salire da Rusciolo o da Massa D' Albe per il canalone. Il canalino sempre da Massa D'Albe è più ostico. Non so che dirti di più.
Auguri Domenico
P.S. io a breve penso di ritornarci
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