Tra le dolci e verdi colline della Tuscia Romana, si erge d'improvviso un'unica montagna solitaria e singolare: il Monte Soratte.
Il Monte Soratte offre molte opportunità per associare ad una buona passeggiata un percorso culturale che porta il turista a contatto con luoghi ricchi di storia, dai panorami superbi ed accessibili a tutti in quanto di media difficoltà e durata.
Oggi eravamo in tredici di cui 5 simpaticissimi nuovi amici: Diana, Dea, Chiara, Francesco e Teresa a percorrere i sentieri che s'intrecciano e allo stesso tempo creano degli anelli per poter ammirare la bellezza di questa riserva naturale.
Dal centro del paese di S. Oreste ci siamo incamminati lungo l’itinerario degli Eremi visitando l'eremo di Santa Lucia,
L'eremo di Sant'Antonio, il Monastero e la chiesa di Santa Maria delle Grazie,
l'eremo di San Sebastiano e l'antica abbazia di San Silvestro.
Lungo l'itinerario si possono ammirare alcuni esemplari di lecci secolari che caratterizzato la fisionomia dei boschi che ricoprono il monte.
Proseguendo lungo il sentiero dopo l’ultimo eremo, siamo giunti ai pochi ruderi rimasti della “Casaccia dei ladri”, la leggenda dice essere stata utilizzata dai briganti. Proseguendo ancora un po’ verso il sentiero “Le Grotte”, per poi abbandonarlo e prendere una deviazione a destra giungendo al bel punto panoramico detto “La quadrara dell’aquila”. Da qui ci siamo goduti il panorama sul lago di Bracciano, i Monti Cimini, il Terminillo, Gennaro fino al Velino e altre. Con questa cornice a 360° abbiamo consumato il meritato pranzo. Qui come del resto lungo tutto il percorso, le foto sono servite per fissare i momenti belli di questa giornata. Scendendo lungo il percorso vita siamo giunti all’anfiteatro. Un anfiteatro in mezzo al parco è stata una scoperta davvero interessante. Da qui una breve visita alla grotta di S. Lucia.
Arrivati al paese di S.Oreste visto che avevamo ancora del tempo prima di rientrare a Roma, visto che a Roma c’era la chiusura del traffico fino alle 17, abbiamo pensato di fare una visita nel centro storico del paese gustandosi la tranquillità e il silenzio che si respirava camminando nelle piccole vie e piazze. Questo breve momento è servito per ritemprare la mente dal caos di Roma. Una sosta al bar ha chiuso dignitosamente la giornata prima del rientro.
Grazie a tutta la simpatica compagnia.
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1 commento:
Carissimo Domenico, grazie per le splendide foto del Soratte e il blog che ci accompagna. Resto sempre con la speranza di poterti incontrare e conoscere in una bella gita insieme. Emanuele
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