mercoledì, gennaio 30, 2008
CANALE AL TERMINILLO
lunedì, gennaio 28, 2008
IL BEL SORATTE
Tra le dolci e verdi colline della Tuscia Romana, si erge d'improvviso un'unica montagna solitaria e singolare: il Monte Soratte.
Il Monte Soratte offre molte opportunità per associare ad una buona passeggiata un percorso culturale che porta il turista a contatto con luoghi ricchi di storia, dai panorami superbi ed accessibili a tutti in quanto di media difficoltà e durata.
Oggi eravamo in tredici di cui 5 simpaticissimi nuovi amici: Diana, Dea, Chiara, Francesco e Teresa a percorrere i sentieri che s'intrecciano e allo stesso tempo creano degli anelli per poter ammirare la bellezza di questa riserva naturale.
Dal centro del paese di S. Oreste ci siamo incamminati lungo l’itinerario degli Eremi visitando l'eremo di Santa Lucia,
L'eremo di Sant'Antonio, il Monastero e la chiesa di Santa Maria delle Grazie,
l'eremo di San Sebastiano e l'antica abbazia di San Silvestro.
Lungo l'itinerario si possono ammirare alcuni esemplari di lecci secolari che caratterizzato la fisionomia dei boschi che ricoprono il monte.
Proseguendo lungo il sentiero dopo l’ultimo eremo, siamo giunti ai pochi ruderi rimasti della “Casaccia dei ladri”, la leggenda dice essere stata utilizzata dai briganti. Proseguendo ancora un po’ verso il sentiero “Le Grotte”, per poi abbandonarlo e prendere una deviazione a destra giungendo al bel punto panoramico detto “La quadrara dell’aquila”. Da qui ci siamo goduti il panorama sul lago di Bracciano, i Monti Cimini, il Terminillo, Gennaro fino al Velino e altre. Con questa cornice a 360° abbiamo consumato il meritato pranzo. Qui come del resto lungo tutto il percorso, le foto sono servite per fissare i momenti belli di questa giornata. Scendendo lungo il percorso vita siamo giunti all’anfiteatro. Un anfiteatro in mezzo al parco è stata una scoperta davvero interessante. Da qui una breve visita alla grotta di S. Lucia.
Arrivati al paese di S.Oreste visto che avevamo ancora del tempo prima di rientrare a Roma, visto che a Roma c’era la chiusura del traffico fino alle 17, abbiamo pensato di fare una visita nel centro storico del paese gustandosi la tranquillità e il silenzio che si respirava camminando nelle piccole vie e piazze. Questo breve momento è servito per ritemprare la mente dal caos di Roma. Una sosta al bar ha chiuso dignitosamente la giornata prima del rientro.
Grazie a tutta la simpatica compagnia.
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giovedì, gennaio 17, 2008
Domenica 27 Gennaio Escursione al M. Soratte
* Percorso degli Eremi
* Percorso delle carbonare e calcare
* Percorso di Santa Romana
* Percorso delle grotte
* Percorso Casaccia dei ladri
* Percorso Circolare
* Percorso Anello del Soratte
Tra le dolci e verdi colline della Tuscia Romana, si erge d'improvviso un'unica montagna solitaria e singolare: il Monte Soratte. Luogo affascinante e misterioso che da sempre ha stimolato la fantasia e la spiritualità grazie ai Meri, gigantesche voragini carsiche che si aprono a cielo aperto nella roccia.
I percorsi che si possono attraversare all'interno della Riserva Naturale del Monte Soratte sono di diverse difficoltà: adatti a persone esperte ed allenate al trekking, ma anche a persone di tutte le età, bambini e anziani indifferentemente. Il Monte Soratte infatti offre molte opportunità per associare ad una bella passeggiata un percorso storico-culturale che porta il visitatore a contatto con luoghi ricchi di storia e con panorami superbi.
APPUNTAMENTO ORE 7.30 IN PIAZZA BOLOGNA DAVANTI ALLE POSTE
(chi può avere la macchina a disposizione la porti)
Come arrivare
In autostrada * Da Roma: Autostrada del Sole A1 (uscita Ponzano Romano-Soratte)
Viabilità ordinaria * Da Roma: SS Flaminia * Da Roma: S.P. Tiberina
IN CASO DI MAL TEMPO L'ESCURSIONE E' RINVIATA
venerdì, gennaio 11, 2008
Addio Sir Edmund Hillary
giovedì, gennaio 10, 2008
CHE PECCATO!
In questi giorni ho fatto una passeggiata nel parco naturale dei Monti Lucretili. Arrivato a Palombara Sabina mi sono portato all’attacco del sentiero che parte sotto la ex funivia vicino ai ruderi del convento di S. Nicola e porta alla vetta del Monte Gennaro. Percorrendo con calma i 25 tornanti del sentiero lungo il bosco, ho raggiunto la vetta della torretta. Il panorama che mi appare in quota appena arrivato è spettacolare, si vede a 360 gradi ovunque, si vedono il Velino, il Gran Sasso, il Terminillo, poi si passa alla pianura Romana, al Soratte, e a tutti i paesi della zona.
Dico tra me e me che sono fortunato ad avere un posto del genere a poca distanza da Roma.
Proseguo fino all'albergo e qui la bellezza è delusa dallo sconforto, tutto l’albergo costruito a fianco dell’arrivo della funivia è distrutto. Noto in oltre ancora alcune ceste della telecabina appese ai cavi ma sopratutto quelle brutte antenne piantate sopra questa montagna. Un vero e proprio disastro ambientale non indifferente lasciato avanzare per così tanti anni. V'invito a fare una passeggiata per capire quello che cerco di dire.
Con una delusione profonda nel cuore per ciò che avevo appena visto mi dirigo verso la cima del Gennaro che dista ormai a poca distanza. Un vento gelido mi accoglie e l’aria frizzante mi riempie i polmoni e mi da un senso di purezza e libertà. Dimentico in pochi minuti l’orrenda visione. Ritornando lungo l’itinerario di salita, passo velocemente davanti a ciò che mi aveva ferito. Voglio ritornare portandomi impresso negli occhi solo il bello che il parco ha voluto donarmi. Mi auguro che chi di dovere intervenga al più presto per risolvere questo grave problema e ridonare bellezza e splendore a questa meravigliosa porzione di natura.